domenica 7 luglio 2013

Attraverso la Francia per abbracciare Topolino

Una settimana di vacanza confermata all'ultimo minuto. Cosa facciamo?
E se facessimo una sorpresa ai bimbi? I festeggiamenti per il 20° Disneyland Paris... Topolino... Le principesse... Aggiudicato! 4 giorni e 3 notti, con la promozione one-free-night e i bambini che non pagano è fattibile.
I voli però ovviamente sono un problema. Quelli agli orari migliori sono già fully booked e preferiamo non viaggiare con compagnie low cost. E se andassimo in auto? Cavoli, sono otto ore... Beh, ma in fondo potremmo far diventare il viaggio già parte della vacanza: e voilà. Una tappa in Borgogna all'andata, una tappa in Alsazia al ritorno e anche i genitori sono felici! 
 
Siamo partiti martedì in mattinata, con calma, direzione: Montoillot. Un paesino di 72 abitanti, sperduto in mezzo alla Borgogna. Non figurava nemmeno nella mia guida Lonely Planet... Eppure sembrava possedere una delle Chambres d'Hôtes più belle che avessi mai visto. Non doveva essere così male, no?

 
 
Quando il navigatore ci ha informati: Avete raggiunto la vostra meta. Ci siamo guardati un po' perplessi... Qualche fattoria, una decina di case, un cane che abbaiava e una mucca che brucava tranquillamente. Impossibile che in questo posto dimenticato da Dio ci possa essere un posto dove dormire. Poi guardandoci meglio attorno abbiamo notato un piccolo cartello con scritto Clos de Fougeres. Buon segno. Iniziamo a salire una stradina e all'inizio del bosco ecco comparire il nostro B&B. Catherine ci viene incontro col sorriso e ci mostra la nostra sistemazione. Un bilocale così curato, caldo e accogliente che ci ha davvero fatto sentire a casa.
Le sistemazioni sono tre, ognuna con entrata indipendente, dislocate in una vecchia fattoria del secolo scorso, completamente messa a nuovo. Nella casa principale vivono Catherine, suo marito e il loro cane Virgil, diventato immediatamente amicone dei miei figli. Nella loro sala da pranzo, intorno a un tavolone, viene servita la colazione da Catherine in persona, con ingredienti freschissimi e frutta del suo giardino.
Un'esperienza splendida che consigliamo vivamente e che non mancheremo di rifare.




 
Purtroppo è già ora di rimettersi in viaggio. Fino a Parigi ci sono ancora 3 ore buone di macchina.
I bambini non sospettano niente. Gli abbiamo detto che andiamo vicino a Parigi e loro si sono accontentati di questa informazione. Vogliamo che tutto resti una sorpresa fino alla fine.
Il viaggio trascorre tranquillo, la pioggia ci accompagna per gran parte del tempo, ma le autostrade francesi sono belle e si viaggia senza problemi.
 
Fortunatamente al nostro arrivo a Parigi il tempo è un po' migliorato, quindi disbrigate le pratiche del check-in, ci cambiamo e ci dirigiamo subito al Parco Disney.
Avendo soggiornato in uno degli alberghi Disney i bambini hanno iniziato a sospettare qualcosa subito perché dappertutto c'erano immagini dei loro personaggi preferiti! L'eccitazione iniziava a salire. Il top l'hanno raggiunto quando siamo arrivati al Parco e hanno visto le statue di Topolino, i cartelloni con tutti i protagonisti dei cartoni animati e Trilly che dava il benvenuto sul numero 20 a caratteri cubitali, a sottolineare i grandi festeggiamenti in corso.
I successivi tre giorni sono trascorsi tra giostre, mele caramellate di Biancaneve, abbracci infiniti con tutti i personaggi Disney, principesse comprese. Le giornate avevano ritmi di 14 ore trascorse all'interno del parco... Alla sera eravamo stravolti, soprattutto noi genitori. I bimbi reggevano meglio, grazie anche all'adrenalina e all'entusiasmo.
I Parchi sono davvero magici. Organizzati benissimo, curati e studiati nei minimi particolari. Tutto sembra una favola. I bar e ristoranti sono numerosi, così come i chioschi in cui comprare gelati, pop corn, bibite e altre golosità. I prezzi sono (per noi svizzeri) nella media , ma quello che mette davvero a dura prova il borsellino sono i negozi e le boutiques di souvenirs, giochi e altri miliardi di gadgets Disney. I miei figli erano in preda a una crisi isterica... Io solo quando ho guardato il negozio di oggettistica per la casa... ;-)  Bisogna davvero mettere dei chiari limiti (ancora prima di entrare al Parco se possibile) altrimenti si rischia di passare la giornata a sentire un costante: Mi compri questo, mi compri quello...  Per quanto comprensibili siano le loro richieste!
Noi siamo stati 2 giorni e mezzo effettivi dentro ai Parchi. Sfruttando tantissimo le due ore dalle 8 alle 10 quando il Parco è aperto unicamente ai visitatori che dormono negli hotel convenzionati. Non ci sono code e si possono fare quelle giostre che in altri momenti della giornata sono prese d'assalto (come ad esempio Peter Pan's Flight o Dumbo The Flying Elephant). Il tempo a nostra disposizione è stato davvero perfetto. Abbiamo fatto praticamente tutte le giostre e su quelle che ci sono piaciute di più ci siamo andati anche 3 volte. Siamo riusciti anche a guardare diversi spettacoli. Imperdibili sono sicuramente le parate. Alle 16 c'è Cars&Stars presso i Walt Disney Studios, mentre alle 19 c'è la Parata della Magia Disney presso il Parco Disneyland. Entrambe sono davvero coinvolgenti, con musica, carri meravigliosi e tutti i personaggi che salutano e ballano.
Daniel (6 anni), ha potuto salire su quasi tutte le giostre e si è divertito tantissimo. La piccola Sarah (3 anni a ottobre) ha dovuto rinunciare soltanto a quelle un po' più spericolate (tipo le Big Thunder Mountain) ma le altre le ha fatte tutte. Coraggiosissima! Io avevo paura già sulla giostra di Dumbo! ;-)
Noi abbiamo soggiornato al Sequoia Lodge, un albergo in stile chalet di montagna, carino e accogliente. Certo andrebbe un po' sistemato, soprattutto per il prezzo che chiedono, ma ormai sanno di poter sfruttare la posizione e il nome Disney e quindi, per ora, non se ne preoccupano più di tanto.
Noi abbiamo scelto una stanza con la vista sul Lake Disney e che, facendo parte delle suite, beneficiava di numerosi vantaggi, tra i quali la colazione in una sala riservata dove tutti i giorni venivano a farti visita alcuni dei personaggi classici Disney, con la possibilità di farci foto e autografi. Tornando a Disneyland credo che sceglieremmo nuovamente questa sistemazione, anche perché è in una posizione comodissima e i parchi sono raggiungibili in 10 minuti di passeggiata lungo il Lake Disney e in un contesto molto piacevole.












 
 









 
 
 

I giorni sono passati veloci ed è già tempo di ripartire. Un veloce inchino alla signora Eiffel e ci si rimette in marcia verso casa.



Il viaggio di rientro prevede una tappa in Alsazia e io sono già elettrizzata. Ho riservato un alberghetto proprio a Riquewihr, paesino che volevo visitare da anni.
L'Hotel Le Riquewihr si trova a 5 minuti a piedi dal centro ed é completamente immerso tra i vigneti. Si tratta di un albergo semplice ma curato, con una ricca colazione, una piscina interna (che noi non abbiamo utilizzato) e soprattutto con parcheggio privato.
Siamo arrivati in prima serata, quindi abbiamo appoggiato i bagagli e ci siamo messi subito alla ricerca di un posto dove cenare. Appena varcato l'arco che porta verso il centro storico, abbiamo trovato un ristorantino carinissimo con dei tavolini all'aperto e con numerose specialità locali. Sascha ha preso il menù di degustazione che prevedeva una mezza Tarte Flambée e un piatto di Rösti fatti alla maniera alsaziana. Io ho preso soltanto la Tarte Flambée. Il tutto accompagnato da un ottimo rosso della regione. Era tutto squisito. Un breve giro del paesino e poi tutti a nanna. La mattina successiva, dopo aver fatto il check out abbiamo dedicato ancora un paio di orette alla visita di questo magnifico borgo, utilizzando il trenino turistico che in mezzora ti fa fare tutto il giro del paese e ti porta anche in mezzo ai vigneti dai quali si gode di un'ottima vista. A bordo vi sono anche le cuffie che in 8 lingue danno qualche informazione sugli aspetti storici e politici del paese e sulle caratteristiche dei vigneti e della produzione dei famosi vini alsaziani.
Un paio di acquisti nei numerosi negozietti di prelibatezze e si riparte. In tre ore e mezza siamo a casa. L'Alsazia è sicuramente una regione che merita una visita più approfondita e ci siamo ripromessi di tornarci presto.











A tale proposito vorrei segnalare il blog della mia carissima amica Dominique, con la quale condivido (tra le altre cose), la grande passione per i viaggi e la fotografia. In Alsazia quest'anno ci ha trascorso i giorni di Pasqua e ne ha fatto un bellissimo reportage.