sabato 30 agosto 2014

L'Alsazia - Tra il cielo e la vigna

Riusciamo in extremis a ritagliarci una settimana di vacanza. I giorni non sono tantissimi e quindi decidiamo di cercare una meta raggiungibile in auto.
Inizialmente prendiamo in considerazione la Costa Azzurra ma essendo ancora alta stagione decidiamo di scartarla per la paura di dover lottare con migliaia di altri turisti... il tour della Svizzera, che ho in mente già da un po', lo scartiamo per questioni meteorologiche... alla fine optiamo per un ritorno in Alsazia, "assaggiata" troppo velocemente l'anno prima.

Su Homelidays troviamo un appartamento carinissimo in un piccolo paesino situato sulla Route des Vins, Voegtlinshoffen. Già a partire dal momento della riservazione capiamo di aver fatto la scelta giusta, Catherine mi contatta telefonicamente per darmi importanti informazioni ed è gentilissima.

Finalmente arriva il giorno della partenza.
Dopo aver consegnato la nostra cucciola all'allevamento che ce la terrà in villeggiatura, ci mettiamo in viaggio. Il navigatore segna 3 ore e mezza: ce ne metteremo quasi il doppio! La colonna al Gottardo ci costringe alla prima deviazione, vari cantieri e un'infinita colonna a Basilea fanno il resto. Arriviamo stanchi e affamati, il figlio dei proprietari ci mostra l'appartamento, ci dà tutte le informazioni necessarie e ci consegna la chiave. Sascha esce a cercare qualcosa per la cena: tornerà dopo un'ora e mezza con la spesa per tutta la settimana!
Una pasta veloce e crolliamo come sassi.

La mattina dopo ci svegliamo con un bel cielo azzurro e questo ci mette davvero di buon umore.
Decidiamo di andare subito al Parco del Piccolo Principe a Ungersheim. Trascorriamo la mattina tra giostre e altre installazioni interattive simpatiche. Il Parco è ben fatto anche se in alcune cose si nota la "giovane età", il parco infatti è stato inaugurato soltanto il 1° luglio di quest'anno. Purtroppo il vento non permette di fare il giro sulle mongolfiere, questo imprevisto viene ripagato a tutti con dei buoni da utilizzare nei vari bar / ristoranti o nella boutique presenti all'interno.
Per pranzo ci fermiamo alla Table de Saint-Exupery, un ristorante molto carino che offre servizio al tavolo e un buffet di antipasti e dessert. Mangiamo molto bene ammirando le foto dei numerosi viaggi di SE e alcuni suoi disegni.



 

 
 
 
 Dopo pranzo ci fermiamo ancora un po' al bellissimo parco giochi e poi decidiamo di sfruttare appieno questa bella giornata facendo un giro all'Ecomusée d'Alsace che si trova a 5 minuti.
L'Ecomusée è un museo all'aperto, all'interno del quale sono state ricostruite vecchie abitazioni tipiche alsaziane, complete dell'arredamento e degli oggetti originali e aperte al pubblico. Numerosi attori e persone comuni (volontari), mostrano le professioni di un tempo. La passeggiata all'interno del museo è piacevole e rilassante, essendo tardo pomeriggio non ci sono più troppi turisti e noi ne approfittiamo per fare le cose con calma. Rientriamo in appartamento dove accendiamo il grill che si trova sulla nostra terrazza e ci sentiamo finalmente davvero in vacanza.






 
Il giorno dopo ci svegliamo un po' tardi ma decidiamo di portare lo stesso i bimbi all'Europapark.
Il viaggio fino a Rust dura un po' più di un'ora ma non c'è troppo traffico e il paesaggio è bellissimo.
La giornata ovviamente trascorre sulle giostre (più o meno spericolate...) e passeggiando tra i curatissimi giardini del parco. Sascha ha riservato i biglietti per l'anteprima tedesca di Planes 2, così facciamo una sorpresa ai bimbi, soprattutto a Daniel, portandoli al cinema del Parco in cui lo proiettano a 4D: oltre agli occhialini infatti ci sono altri effetti speciali quali vento, spruzzi d'acqua e sedili mobili. Devo ammettere che dopo una giornata trascorsa sulle giostre,  un cartone animato "alla vecchia maniera" lo avrei preferito! Daniel invece  apprezza... Sarah un po' meno: dopo neanche 20 minuti dorme già!
 
La giornata successiva decidiamo di dedicarla alla scoperta dei dintorni.
Prima tappa: Eguisheim. Un paesino a meno di 10 minuti da casa e classificato come uno dei più belli di Francia. Quando arriviamo ne capiamo subito il motivo. Le viuzze sono un tripudio di fiori e colori, le case a graticcio sono una più bella dell'altra. Nella piazza principale vi è una fontana che ci fa sentire nel cartone animato Disney della Bella e la Bestia.







Qualche piccolo acquisto e ci dirigiamo verso Colmar.

 Troviamo parcheggio appena fuori la città vecchia. Passeggiamo nelle zone più caratteristiche e famose della città come la Petite Venise e poi ci fermiamo a pranzo in un bistrot (Le3), dietro la collegiata di Saint Martin. Mangiamo divinamente Tarte Flambée, una Cesar Salad servita in maniera strepitosa con tanto di pallina di sorbetto al mango fingerfood e per dessert tortino al cioccolato... vabbeh... siamo in vacanza... ;)

Dopo pranzo facciamo un giro con il trenino turistico, e qui faccio outing: io adoro questi mezzi turistici! Cuffiette con audioguida e via. Adoro i trenini, i battelli, i bus Hip Hop come li chiama la mia amica Dominique, ecc.
In mezzora giriamo di nuovo Colmar e poi torniamo alla macchina per rimetterci in viaggio per raggiumgere la nostra prossima meta. 
 

Verso le 16 raggiungiamo il Centro di reintroduzione delle cicogne e delle lontre a Hunawihr.
Un parco che a differenza dei comuni zoo ha un nobile scopo e più precisamente la salvaguardia delle specie locali in via d'estinzione.
Al suo interno è possibile vedere da vicino cicogne, lontre e castori, oltre ad altri piccoli animali. Vi è un bel laboratorio ludico, Ludo-Labo, studiato apposta per avvicinare i bambini a questi animali e attraverso il gioco gli vengono fornite importanti informazioni. I bambini apprezzano particolarmente una vasca in cui è possibile accarezzare i comuni pesci di lago.



Alla fine della nostra visita assistiamo a uno spettacolo di 35 minuti presentato a bordo di una grande vasca dalle pareti trasparenti che permette di vedere le diverse tecniche di nuoto e di pesca di pinguini, cormorani, lontre e otarie. Rimaniamo affascinati perché sembra di assistere a un documentario in diretta. Niente a che vedere con salti nei cerchi o animali ammaestrati, qui vengono mostrati i comportamenti che questi animali hanno in natura e che difficilmente sono osservabili da noi "comuni mortali"...


 
Il venerdì mattina andiamo a Turckheim perché Jean Philippe ci ha detto che ci sarebbe stato il mercato settimanale. Scopriamo un paesino molto carino ed è piacevole passeggiare e curiosare tra le bancarelle che vendono prodotti  gastronomici o di artigianato locale.

 
 
Dopo aver comprato un po' di frutta torniamo alla macchina perché io sono impaziente di raggiungere Niedermorschwihr, un paesino lì vicino che ospita il negozio di Christine Ferber, la regina delle marmellate. Le sue marmellate sono vendute in tutta la Francia e sono facilmente riconoscibili dal loro coperchio di stoffa rossa a pois bianchi. Il consiglio è arrivato da Alex, amica virtuale e fonte inesauribile di  preziose informazioni, di splendide immagini e ricette. Entrando nel negozio-laboratorio si rimane stupiti dalla genuina semplicità delle botteghe di paese di un tempo. Insieme alle famose marmellate e ai suoi kugelhopf si trovano anche riviste e generi di prima necessità. Io mi sento come un bambino in un negozio di caramelle e inizio a riempire il mio cestino... Alla fine uscirò con diverse marmellate, i famosi cioccolatini a forma di uova di cicogna, e altre cosine deliziose, ma soprattutto con il libro delle marmellate arricchito da una dedica fatta da Christine in persona che in quel momento si trovava in cucina.



È quasi ora di pranzo quindi raggiungiamo la Volerie des Aigles. Prima di entrare ci mangiamo i bretzels e la frutta acquistati la mattina.
La Volerie offre uno spettacolo dei rapaci in volo davvero interessante soprattutto per i bambini che vengono coinvolti direttamente. Ma devo essere sincera: questi uccelli legati da catene di ferro cortissime o con il gps attaccato al corpo mi fanno pena e dopo lo show esco con una gran tristezza addosso.


 
Trovandoci a Kintzheim decidiamo di visitare anche la Montagne des Singes, una riserva naturale nella quale vivono più di 200 macachi. I visitatori sono controllati dai responsabili del parco, i quali si assicurano che il regolamento venga rispettato.
La zona aperta ai visitatori è piuttosto limitata e si può camminare soltanto lungo un sentiero segnalato, questo garantisce alle scimmie una grande libertà e tranquillità. Ovviamente le furbette si piazzano sulla staccionata che delimita il percorso perché sanno di ricevere i pop corn che i visitatori ricevono all'entrata dal personale del parco.




La visita non dura molto così quando usciamo decidiamo di andare al Castello di Haut-Koenigsbourg. Il castello sorge su un promontorio che offre una vista spettacolare. Entriamo nel castello e lo visitiamo con l'aiuto dell'audio-guida, i turisti sono numerosi e in alcuni punti si formano delle colonne poco piacevoli, ma d'altronde è una delle principali attrazioni dell'Alsazia e quindi non c'è da stupirsi più di tanto. Riusciamo comunque a visitarlo tutto e a fare delle belle fotografie sia all'interno sia all'esterno.


 

 
E' ormai tardo pomeriggio e la giornata è stata lunga, cosi decidiamo di rientrare. Sascha decide di fare una strada alternativa e finiamo nell'altro versante. Rimaniamo impressionati dalla diversità tra i due paesaggi: uno è dolce, aperto, con vigneti a perdita d'occhio, l'altro è fitto, con pascoli alternati a boschi infiniti. Tutto sommato è piacevole cambiare prospettiva per un po'...
La strada ci fa passare da un paese chiamato Kayserberg, Jean Philippe me ne aveva accennato, così decidiamo di fermarci a visitarlo.




Le luci del tardo pomeriggio rendono questo paese ancora più affascinante, percorriamo le sue stradine ormai quasi vuote e ammiriamo monumenti e vetrine. Ci fermiamo in un'antica locanda per la cena e poi finalmente rientriamo al nostro appartamento.


E' sabato e siccome domani si torna a casa, decidiamo di spingerci fino a Strasburgo.
Ci vuole quasi un'ora e i nuvoloni che si vedono all'orizzonte non promettono niente di buono...
Strasburgo ci accoglie con un cielo grigio e nuvoloso. Lasciamo l'auto nell'autosilo di fianco al Museo d'Arte Moderna e raggiungiamo a piedi la Petite France.



Ci fermiamo un momento ad ammirare un battello che effettua il passaggio di una chiusa e poi iniziamo la nostra passeggiata tra i bellissimi vicoli di questa cittadina.
Ci fermiamo in un negozietto che vende decorazioni natalizie tutto l'anno e acquistiamo qualche nuovo cuore per il nostro albero di natale.
Siccome è ora di pranzo decidiamo di prenderci delle baguettes in una panetteria in Place Kleber e di mangiarle su una delle numerose panchine della piazza. I bimbi dividono generosamente il loro pranzo con piccioni e passeri che si avvicinano curiosi e affamati.

 
Prima di raggiungere la cattedrale troviamo in un'altra piazza un'antica giostra e concediamo ai bimbi di farci un paio di giri.
In piazza della cattedrale ci sono tanti turisti e anche alcuni artisti di strada. Due in particolare, fanno bolle giganti utilizzando delle corde annodate e le "gettano" sui bambini entusiasti dando origine a una bellissima esperienza.

 

Riusciamo facilmente ad entrare nella Cattedrale e facciamo un giro ammirando le meravigliose vetrate a mosaico e l'Orologio Astronomico, purtroppo non possiamo assistere alla parata di figure che rappresentano i vari stadi della vita umana e Gesù con i 12 apostoli, in quanto essa si presenta unicamente alle 12.30.
Visto il tempo pessimo rinunciamo a salire sulla balconata... sarà per la prossima volta.

 
 
Quando usciamo dalla Cattedrale il tempo è peggiorato, soffia un vento forte e inizia anche a piovere, ci affrettiamo quindi a raggiungere l'imbarcadero che si trova in Rue de Rohan dove speriamo di riuscire a salire su uno dei battelli Batorama che offrono escursioni panoramiche. Non siamo i soli ad avere avuto questa idea e il primo battello chiuso disponibile parte dopo un'ora, così compriamo i biglietti e ci rintaniamo in un bar a fare merenda con cioccolata calda e tarte aux pommes et myrtilles.
 
All'orario stabilito saliamo a bordo e indossiamo le cuffiette per l'audioguida (evviva!) e per 70 minuti navighiamo lungo i canali che ci portano attraverso la Petite France, la Diga Vauban, raggiungendo anche i palazzi delle istituzioni europee. L'escursione dura 70 minuti e i bambini possono ascoltare le spiegazioni con un programma pensato appositamente per loro, un'iniziativa divertente per rendere ancora più piacevole e interessante la visita.

 
 
Quando scendiamo ormai è tardo pomeriggio, prima di raggiungere l'auto ci fermiamo da Mireille Oster,  dove il profumo del suo famoso pan di spezie arriva fino in strada ed invita ad entrare. Il negozio è elegante e stracolmo di prelibatezze. Dopo aver assaggiato qualcuno dei suoi dolci facciamo i nostri acquisti.
 
Raggiungiamo l'auto passando sopra la Diga Vauban dalla quale si gode di una meravigliosa vista, qualche foto e salutiamo questa bella città con la speranza di poterla visitare presto col sole.

 
 
Le nostre vacanze sono finite, carichiamo l'auto, compriamo qualche bottiglia Hartmann per la nostra riserva e salutiamo Catherine con un arrivederci a presto, ci rivedremo infatti a dicembre per i famosi mercatini di natale.















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